Lost Identity post Covid 19

Il Covid19 ha colpito tantissime città. Non ha guardato in faccia nessuno e sta ponendo nuove regole per l'economia delle nostre città. Il mutamento sia sociologico che economico è ancora in corso. Da un lato vediamo il precariato nel mondo del lavoro, dall'altro la decisione di molte aziende di spostarsi verso nuove mete produttive. Londra, come altre "città capitale", dopo il virus, cambiano la loro  identità. Da capitale delle eccellenze produttive a centro dell'incertezza produttiva. Cosa succederà nel nostro imminente futuro? Fino a quando non conosceremo l'effettivo evolversi del contagio ed un vaccino efficace, non potremo mai sapere come potrà evolversi la situazione.Un mutamento non prevedibile e che si affida nella mani della ricerca sanitaria. In questo panorama la luce in fondo al tunnel si allontana sempre di più. Si assiste ad un calo dell'ottimismo con le sue ovvie conseguenze. Le comunità più forti si riuniscono per combattere l'emergenza, mentre altre non lo considerano affatto come un pericolo. Non so se è più pericolo il virus o la mentalità ottusa. Sicuramente l'unione delle due sarà fatale nel tempo. Il tempo è l'unica variabile possibile su cui poter lavorare nell'immediato. Rispettare le distanze e rispettare il prossimo mi sembra il minimo. L'immunità di gregge, la resilienza a queste condizioni potrebbe rendere tutto più sicuro. Libertà e sicurezza vanno di pari passo ed è per questo che Stati, dopo aver sottovalutato il Covid19, si ritrovano a contare i morti del virus e la quarantena senza alcuna preparazione sanitaria ed infrastrutturale adeguata. La superbia del potere ha qui la conferma di essere di fronte a qualcosa di più grande. Una politica di destra che fà di tutto per non soccombere alla crisi economica ma che si ritrova incoerente con le proprie scelte quando uno degli esponenti viene colpito dal virus. A vincere sarà sempre il virus se non sapremo difenderci. In questo panorama non dobbiamo sottovalutare gli aspetti positivi. Molti hanno preso consapevolezza del valore della libertà, non la libertà di propaganda politica, ma la libertà di avere la possibilità di scegliere un mondo più pulito dalle città la cui crescita economica si basa solo sul capitale.

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